Addio fermata bus turisticiCaos e code in viale AriostoPullman spostati alle CascineGiorgio: « Troppo traffico»

L’annuncio dell’assessore alla Mobilità in risposta a una mozione del M5S E Vicini avverte: «Vogliamo disincentivare i furbetti del carico e scarico»

Viale Ariosto, si cambia. Le polemiche delle ultime settimane legate ai bus turistici che, in quell’area, creavano disagi al traffico, e mandavano su tutte le furie i residenti e gli autisti di At (costretti ad attendere in coda per lunghissimo tempo prima di poter riprendere la corsa),hanno portato il Comune di Firenze a decidere per una modifica. Che è stata annunciata dall’assessore alla mobilità di Palazzo Vecchio Andrea Giorgio: «La fermata di carico e scarico» dei bus turistici «su viale Ariosto verrà eliminata perché evidentemente in quel contesto produce un sovraccarico di traffico, alcuni blocchi rispetto agli autobus di linea e un impatto non banale sulle attività lì intorno. Stiamo facendo molti controlli», ha annunciato in Consiglio comunale in risposta ad una domanda di Lorenzo Masi (M5s). 11 problema andava avanti da luglio cioè da quando è stato spostato l’hub da Pecori Giaraldi alle Cascine, molto più distante dai principali monumenti.

Da quel momento si sono verificati problemi, e ora è arrivata la scelta di Giorgio di cambiare. «Il Quartiere – ha spiegato Giorgio- ci ha manifestato la richiesta di rimuovere la fermata e questa è la nostra risposta, con una soluzione concreta per evitare sovraccarico di traffico e blocchi che fin qui hanno rappresentato una evidente criticità per chi si trova a vivere quella strada e per chi ci lavora. I bus turistici sono una questione su cui ci stiamo impegnando molto, abbiamo individuato il nuovo hub a piazzale Vittorio Veneto che funziona ed ha risolto i problemi di congestione e gli impatti sui residenti nella zona della Zecca».

Non è tutto. «Vogliamo disincentivare- ha aggiunto l’assessore- i furbetti del carico e scarico: introdurremo una misura per cui dopo un tot di sanzioni non sarà più possibile comprare per un periodo, il ticket di ingresso in città». «Con questa scelta – ha aggiunto l’assessore al turismo Jacopo Vicini – continuiamo nel percorso di una gestione equilibrata dei flussi turistici: Firenze accoglie i visitatori, ma lo fa salvaguardando sempre la qualità della vita dei residenti e il buon funzionamento della città.

La sostenibilità del turismo passa anche da decisioni come questa, che permettono di coniugare accoglienza e tutela dei quartieri». Francesco Casini (lv), che aveva sollevato il problema, ha detto che «dopo mesi siamo ancora fermi a un nulla di fatto sulla sosta dei bus turistici a Firenze. Anche l’ipotesi di viale Ariosto si è rivelata inadeguata ad accoglierei mezzi, ma non è possibile che la soluzione resti soltanto quella delle Cascine». Secondo Casini «occorre ripensare un piano equilibrato che individui aree di sosta anche nella parte sud della città, così da ridurre la pressione su alcune zone e sostenere i residenti, i commercianti e le attività di piazza Santa Croce, che sono state danneggiate dallo spostamento della fermata sul lungarno Pecori Giraldi. Serve un progetto di visione per la gestione del turismoe dei suoi flussi. Siamo ingrande ritardo».

«Solo una settimana fa avevamo denunciato per primi il caos creato dall’hub di sosta in viale Ariosto – ha rivendicato Masi -.L’amministrazione ha recepito la segnalazione, che non era altro che la voce dei tanti residenti della zona di Porta Romana esasperati dall’aumento del traffico conseguente».

Niccolò Gramigni